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Classico VS virale
Siamo perseguitati dai fenomeni cult. Se ci perdiamo la serie tv del momento, il romanzo pluripremiato o il film di cui tutti parlano, ci sentiamo esclusi dal dibattito pubblico. Tenere il passo non è più un divertimento, ma una fatica. A cui negli ultimi due anni si aggiunge l’ansia esistenziale di una crisi che non ci permette di “staccare” completamente. La soluzione? Mollare la presa, almeno per un po’, dalle ultimissime novità e dai trending topic. Recuperare i classici che abbiamo snobbato per tanto tempo. Evadere dalla realtà del presente rifugiandoci in opere intramontabili. Funzionerà? Vale la pena provare!
Lavorare per finta – Tra workplace fiction e lo scandalo Renatino
Il controverso spot del Parmigiano Reggiano diretto da Paolo Genovese, con il suo protagonista Renatino, ha suscitato un vespaio di polemiche. L’attore Stefano Fresi afferma che si tratta solo di finzione innocua. Ma il personaggio di Renatino è poi così fuori luogo sui nostri schermi? Che tipo di narrazione circonda il lavoro, e in che modo lo vediamo rappresentato nelle serie tv? Raccontare il lavoro, in toni drammatici o comici, è un’impresa che non sempre riesce. Attraverso la finzione, possiamo vedere come si evolve la nostra percezione del lavoro. È possibile, però, che sia anche la finzione a modificare la cultura del lavoro?
“Strappare lungo i bordi” ce batte i pezzi*
È sulla bocca di molti, specialmente di chi ha scelto di ricamarci sopra una polemica riguardo l'uso del dialetto romano che, in questo caso, viene ritenuto incomprensibile.
Ma davvero siamo così convinti che questa sia una "novità"?
Vecchie storie, nuove voci
Siamo circondati dalle serie tv al punto da non riuscire a decidere cosa guardare. Ma non abbiamo sempre avuto tutta questa scelta. Il mondo della serialità televisiva si è trasformato in fretta e dai suoi recenti cambiamenti possiamo intuire qualcosa del prossimo futuro. In che modo guarderemo le nostre serie preferite? Come cambieranno i format narrativi? E soprattutto, che tipo di storie ci aspettano sullo schermo?
Sex Education: Growth is a group project
Growth is a group project. È questo lo slogan pensato da Netflix per la terza stagione di Sex Education, lo show creato da Laurie Nunn. Otto nuovi episodi – che si aggiungono ai sedici rilasciati negli scorsi anni – uniti da un tema di sottofondo: per crescere come società dobbiamo occuparci del benessere sessuale e dobbiamo farlo insieme.
Rovinate dalla tv: perché solo le ragazze dovrebbero difendersi dai media?
Le vite impossibili delle donne nella fiction si trasformano in modelli sbagliati, frustranti e irraggiungibili per le spettatrici. Ma è davvero così facile influenzare le ragazze attraverso uno schermo?
Mad Men, il suo tempo, il nostro tempo
Mad Men, il suo tempo, il nostro tempo. La serie tv che racconta il vuoto che scaturisce dalla liquidità di oggi
Contagio in tv: primi sintomi di una serialità post-Covid
L’esperienza della pandemia sta cambiando il modo di fare tv. In modi più o meno riusciti, anche le serie tv provano già a raccontare la vita ai tempi del coronavirus. Ma forse è il fantasy, che non cerca di spiegare la realtà, a carpire al meglio lo spirito di un anno e mezzo di confusione, smarrimento e speranza.
Monzon – la serie. La boxe che c’è e non c’è
Pur trattando la boxe con orizzontalità, la serie Tv Netflix incentrata sull'omicidio di Alicia Muniz è da non perdere, in altalena tra il biopic e il Noir.
Friends: The One Where They Get Back Together
Il 27 maggio la Reunion di Friends, una delle sitcom più viste e amate degli ultimi trent’anni, è andata in onda in molti Paesi. In Italia è stata trasmessa da NOW tv e Sky, in contemporanea alla prima statunitense su HBO Max. È stato un evento molto atteso dal pubblico dello show, che rispecchia in molte sue parti l’andamento che Friends ha avuto per tutta la sua durata.