Tag: Maglia rosa
Giro 2005, quando sul Finestre stava per saltare il banco
“C’era una Tappa” è la rubrica di Olympia che racconta alcune delle leggendarie imprese compiute al Giro d’Italia, che trascendono le...
Racconigi-Oropa 1999: Pantani stupisce il mondo con una rimonta epica.
Giro d'Italia, 30 maggio 1999, quindicesima tappa: è il giorno della Racconigi-Oropa. La maglia rosa Pantani, mette in scena una delle sue più spettacolari prestazioni, rimontando più 100 posizioni lungo gli ultimi 10 chilometri di salita, dopo essere rimasto staccato a causa di un problema con la catena della sua bici. Nella galleria dove sono conservati i suoi successi indelebili, questo potrebbe essere considerata La Gioconda. Ma non solo. Rappresenta anche l’apice della sua carriera, il suo massimo momento di splendore, il raggiungimento dello Zenit. E come accade tutte le volte che si arriva in cima a una salita, dopo, non può che esserci solo la discesa
Francesco Moser e la rimonta di Verona
A 42 chilometri dalla fine del Giro d'Italia del 1984 la maglia rosa Laurent Fignon conserva un minuto e mezzo di vantaggio su Francesco Moser. Nella cronometro finale di Verona, il corridore trentino ribalta la situazione e riesce ad aggiudicarsi il suo primo Giro d'Italia (corsa che finora lo aveva sempre respinto) mettendo il sigillo a una carriera difficilmente imitabile.
Giacomo Van Westerhout, nella sesta puntata di "C'era una Tappa" ci racconta la Soave-Verona 1984, cronometro finale di quell'edizione della Corsa Rosa.
Milano-Mantova 1931: la prima volta in Rosa
«S'istituisce, a somiglianza di ciò che avviene nel Giro di Francia, la maglia rosa, che tappa per tappa del Giro d'Italia, sarà indossata dal corridore primo in classifica».
[La Gazzetta dello Sport, 9 maggio 1931]
La prima tappa della 19ª edizione del Giro d'Italia assegna per la prima volta la Maglia Rosa. Nonostante le resistenze del fascismo, che considera il colore troppo femminile, a contendersela per la prima volta ci sono Learco Guerra e Alfredo Binda, i due corridori che segneranno il ciclismo italiano negli anni a venire.
Torna "C'era una Tappa", la rubrica di Olympia dedicata alla corsa rosa. Nella quinta puntata Giovanni Orsenigo ci porta alla scoperta della Milano-Mantova 1931.
Cuneo-Pinerolo 1949: Achille uccide Ettore
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«È un uomo solo al comando, la sua maglia è bianco-celeste, il suo nome è Fausto Coppi!»
Così il radiocronista dell'EIAR apre il collegamento per raccontare la #CuneoPinerolo, 17esima tappa del #GirodItalia 1949. Quel giorno, #FaustoCoppi va in fuga solitaria per 192 km arrivando al traguardo con più di dieci minuti di vantaggio sull'eterno rivale #GinoBartali.
@GiovanniOrsenigo di #Olympia, per la quarta puntata di #CeraunaTappa, racconta l'Italia del secondo Dopoguerra, la pellicola "Ladri di biciclette" e la più bella tappa della storia del Giro.
Valmalenco-Bormio 1988: l’inferno del Gavia
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«Ovunque mi trovi vengo ricordato sempre per il Gavia. Non ho vinto, è vero. Ma ciò che ho fatto è rimasto». Si può restare legati nella memoria collettiva a una tappa pur essendo giunti al traguardo con quasi 47 minuti di ritardo? È il destino di Johan van der Velde che - come cantano gli Offlaga Disco Pax - a Bormio "ci arrivò da stoccafisso".
@EmilianoMariotti di #Olympia racconta il mitico (e tragico) Gavia '88, terza puntata di #Ceraunatappa
Merano-Aprica 1994, la nascita di Pantani
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Giro d'Italia 1994. La Merano-Aprica del 5 giugno verrà ricordata come l'annunciazione di un nuovo profeta della bicicletta: #MarcoPantani, per tutti il #Pirata. Quel giorno, il ragazzo di Cesenatico schianta #MiguelIndurain sulla leggendaria salita del #Mortirolo, facendosi conoscere dal mondo intero.
#CeraunaTappa è la nuova rubrica di #Olympia che racconta le grandi tappe del #GirodItalia. @GiusDiGirolamo è l'autore della prima puntata: la nascita di Pantani.