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Berlino 1936, non solo Owens: la leggenda di Ondina Valla
Alle #Olimpiadi di #Berlino1936, non fu solamente #JesseOwens a scrivere una pagina fondamentale dello sport e del suo potere sociale. Un'altra protagonista di quell'edizione fu #OndinaValla. L'ostacolista, sotto gli occhi di #AdolfHitler, fu la prima donna italiana a conquistare una medaglia d'oro ai Giochi. Lei che quattro anni prima aveva dovuto rinunciare alla convocazione per #LosAngeles1932 a causa del parere contrario del #Vaticano. Immergersi nella sua storia è come farlo in quella di tutte le donne dell'epoca: rivalsa, forza di volontà e tenacia.
@FilippoRocchi di #ThePitch_Olympia ci riporta ai tempi del #fascismo per raccontare la storia di questa grande ostacolista italiana.
Milano-Mantova 1931: la prima volta in Rosa
«S'istituisce, a somiglianza di ciò che avviene nel Giro di Francia, la maglia rosa, che tappa per tappa del Giro d'Italia, sarà indossata dal corridore primo in classifica».
[La Gazzetta dello Sport, 9 maggio 1931]
La prima tappa della 19ª edizione del Giro d'Italia assegna per la prima volta la Maglia Rosa. Nonostante le resistenze del fascismo, che considera il colore troppo femminile, a contendersela per la prima volta ci sono Learco Guerra e Alfredo Binda, i due corridori che segneranno il ciclismo italiano negli anni a venire.
Torna "C'era una Tappa", la rubrica di Olympia dedicata alla corsa rosa. Nella quinta puntata Giovanni Orsenigo ci porta alla scoperta della Milano-Mantova 1931.
Il fascismo e gli italiani
Abbiamo una responsabilità permanente per i crimini del nazionalsocialismo, per le vittime della seconda guerra mondiale e, anzitutto, anche per l’Olocausto. Dobbiamo dire chiaramente, generazione...