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Fratelli Tutti, l’enciclica di Papa Francesco
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Lo scorso 3 ottobre 2020 ad #Assisi, #PapaFrancesco ha firmato l'enciclica #FratelliTutti, la terza del suo pontificato. Il testo non è altro che un riassunto di concetti già ampiamente espressi dal Santo Padre, inseriti però in un contesto più ampio e legati tra loro dalla pandemia di #Covid19 che ha colpito il globo.
@GiovanniOrsenigo di #ThePitch_Memory torna con la rubrica #LOradiReligione per analizzare il contenuto dell'enciclica papale incentrato sulla parola "fratellanza".
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"La #FratelliTutti, la terza enciclica di #PapaFrancesco, non contiene grandi novità, ma è piuttosto un riassunto delle puntate precedenti che raccoglie interventi, lettere e interviste, inserite all'interno di un contesto più ampio. La vera novità è la pandemia da Covid-19, che fa da fil rouge per tutto il testo, poiché «ha fatto irruzione in maniera inattesa proprio mentre stavo scrivendo». Nel testo il Santo Padre ribadisce che «siamo tutti sulla stessa barca»."
Giovanni Orsenigo di #ThePitch_Memory torna con la rubrica #LOradiReligione per affrontare il contenuto dell'ultimo documento papale, analizzando la visione economica e politica del Pontefice argentino.
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Il testamento di Bismarck
Nella Repubblica Democratica del Congo si trova di tutto: oro, diamanti, argento, petrolio, rame, cobalto, uranio, manganese, tungsteno, stagno, qualsiasi minerale di...
Il camaleonte adattivo
È forse proprio questa adattabilità, questa insuperabile, maliziosa furbizia che le contraddistingue, a rappresentare il volto più spaventoso delle élite criminali mafiose. Il perché risiede nella natura trasversale di questa capacità di adattamento, che permette loro di arrangiarsi in ognuno dei contesti analizzati negli appuntamenti precedenti di questa rubrica: le mafie sono animali glocali, parassiti statali e capitaliste selvagge, precisamente perché hanno saputo adattarsi alle nuove realtà geografiche, politiche ed economiche come veri e propri camaleonti.
L’Amazzonia è di tutti… ma tutti chi?
La deforestazione ci costringe a ripensare a fondo la nostra concezione dei beni pubblici: quali interessi vanno tutelati prima? Il Brasile ha diritto di fare ciò che vuole del proprio territorio? O deve tenere conto anche del resto del mondo?
Andrea Sciotto e Diego Begnozzi danno un quadro dei temi in discussione per Risikinomia.
L’animale glocale
Il grado di espansione dei traffici illeciti e di chi ci lucra ha raggiunto da tempo lo stadio sovranazionale e, precisamente grazie a questa nuova dimensione, i margini del profitto criminale vantano oggi proporzioni inimmaginabili.
Eppure, nonostante i vantaggi che offre un mondo sempre più aperto e globalizzato, non esiste gruppo criminale che abbia rinunciato alla gestione diretta della propria realtà locale, sia essa rappresentata dalla madrepatria o dal nuovo habitat d’adozione. A ben vedere, proprio la biunivocità tra dimensione globale e controllo locale costituisce uno dei pilastri su cui è andata a fondarsi l'attuale posizione di dominio delle mafie.
I diversi volti del nuovo, vecchio re del crimine
Viviamo in un'epoca in cui, grazie anche alla globalizzazione, la criminalità organizzata transnazionale ha potuto espandersi a macchia d'olio, assurgendo al ruolo di vera e propria attrice primaria dello scacchiere internazionale. Ricchezza e potere corrono sono cresciuti a dismisura nel giro pochi anni e, ad oggi, sono pochi i paesi che possono definirsi totalmente liberi dalla influenza mafiosa.
Ma come si è arrivati ad una situazione simile? Come hanno fatto le mafie del nostro mondo a renderlo il loro mondo? La risposta a queste domande è insita nella natura stessa delle elites criminali mafiose. Al loro interno è infatti possibile individuare determinate caratteristiche che, rimaste immutate nel tempo, hanno permesso loro di mantenere e ricoprire alla perfezione il ruolo di re del crimine della nostra epoca. Di questo re e dei suoi molteplici volti parleremo nel corso della rubrica che oggi andiamo ad inaugurare.
Serve davvero parlare ancora oggi di mafie?
Sono passati quasi trent’anni dalle
bombe di Capaci e via D’Amelio, quasi venti dalla Convenzione ONU sulla
criminalità organizzata transnazionale ed i politici nostrani,...
Globalizzazione criminale
I cambiamenti politici ed economici che hanno fatto seguito
alla fine della Guerra Fredda hanno posto le basi per la nascita di un...