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Valentina Vezzali: la cannibale d’Italia
La storia dello sport è caratterizzata da vere e proprie macchine da guerra e da medaglie.
In questa puntata di #DonneSportive, @FilippoRocchi di #ThePitch_Olympia racconta la storia di #ValentinaVezzali, campionessa di #scherma capace di cannibalizzare questo sport per quasi 20 anni. Una fame di vittorie che spesso l'ha però portata a scontrarsi cin altre grandi di questo sport, come #GiovannaTrillini ed #ElisaDiFrancisca.
Copa América 2001, la prima (e unica) volta della Colombia
La vittoria dell'Argentina e la narrazione #messianica che ne è conseguita hanno fatto dimenticare i problemi sorti ad un mese dall'inizio della #CopaAmerica 2021, con la rinuncia ad ospitare l'edizione della #Colombia e della stessa Argentina, a causa dell'aumento dei contagi.
@EmilianoMariotti per #ThePitc_Olympia ci riporta però all'edizione del 2001 - l'unica finora vinta ed ospitata dalla Colombia - che anche lei fu caratterizzata da diversi problemi organizzativi.
Sale la febbre per Euro2020: a Roma la Nazionale potrà contare...
Il sottosegretario allo #sport Valentina #Vezzali ed il Ministro della Salute Roberto Speranza, coadiuvati dal CTS, hanno redatto il #protocollo che renderà possibile aprire lo #StadioOlimpico al 25% della sua capienza in occasione di #Euro2020. Questo ha dato il via ad un effetto domino che dovrebbe portare, all'inizio di giugno, alla riapertura di stadi e palazzetti di tutto lo sport professionistico nazionale.
@GiuseppeDiGirolamo di #ThePitch_Olympia fa il punto su quali saranno le misure adottate per permettere di assistere in sicurezza agli incontri degli #Europei di #calcio.
Il rischio: conoscerlo per capire, decidere e agire
Il rischio è molto diverso se analizzato in maniera scientifica, o se valutato a livello istintivo. Dei diversi aspetti del rischio, oggettivi e soggettivi, ce ne parla Matteo Anderloni, che di grandi rischi si occupa tutti i giorni per lavoro.
Covid e ambiente: il bicchiere mezzo pieno
Durante il periodo di lockdown le nostre abitudini sono cambiate all’improvviso. Non tutti i mali vengono per nuocere, e per molti aspetti la quarantena e’ stata la spinta che mancava per modificare delle vecchie abitudini.
La natura non ha perso tempo e si è riappropriata in fretta degli spazi che l’uomo le ha sottratto, facendoci ri-apprezzare le piccole cose, e una nuova dimensione del tempo. Di contro, il petrolio non ne ha giovato per nulla, ma questo rientra nel bicchiere mezzo pieno.
“O noi risorgiamo, come collettivo, o saremo annientati, individualmente”
Cosa c’entrano balene, epidemie e infanticidi? I modelli matematici descrivono molto bene i flussi demografici e le epidemie, mentre le società tradizionali conoscono i propri limiti e si difendono con metodi che a noi potrebbero sembrare brutali. E il COVID-19? C’è anche lui.
Ce ne parla @Francesco Chirico di #Vinland #Galileo
Lo sport durante il Coronavirus: l’uomo prima della performance
«Forse l’equivoco più grande è stato tracciare una linea tra la gente comune e gli sportivi, decidendo che questi ultimi appartengano necessariamente a un altro universo».
Durante la pandemia l’attenzione del mondo dello sport sembra essere rivolta più all’aspetto organizzativo che al benessere degli atleti, per cui la perdita improvvisa di routine e obiettivi può lasciare strascichi importanti. Attraverso i pareri degli psicologi dello sport e le storie personali di due calciatori, Alessandro Bai spiega su Olympia i principali rischi per la salute mentale degli sportivi e il modo in cui questi possono essere gestiti e superati.