mercoledì 18 Dicembre 2024
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Tag: ciclismo

A Giuseppe Drali, per gli amici Peppin

Il 25 dicembre di un 2021 che rimarrà nei nostri ricordi, se n'è andato senza far rumore #GiuseppeDrali, per tutti Peppin, il #ciclista che per anni ha avuto la sua officina in Via Agilufo, sul #NaviglioPavese. Per #ThePitch_Olympia @LorenzoZerbini ha voluto condividere il suo personale ricordo di un personaggio molto amato da tutta #MilanoSud, la cui anima laboriosa e gentile non verrà mai dimenticata. Ciao Peppin!

Giro 2005, quando sul Finestre stava per saltare il banco

“C’era una Tappa” è la rubrica di Olympia che racconta alcune delle leggendarie imprese compiute al Giro d’Italia, che trascendono le...

Racconigi-Oropa 1999: Pantani stupisce il mondo con una rimonta epica.

Giro d'Italia, 30 maggio 1999, quindicesima tappa: è il giorno della Racconigi-Oropa. La maglia rosa Pantani, mette in scena una delle sue più spettacolari prestazioni, rimontando più 100 posizioni lungo gli ultimi 10 chilometri di salita, dopo essere rimasto staccato a causa di un problema con la catena della sua bici. Nella galleria dove sono conservati i suoi successi indelebili, questo potrebbe essere considerata La Gioconda. Ma non solo. Rappresenta anche l’apice della sua carriera, il suo massimo momento di splendore, il raggiungimento dello Zenit. E come accade tutte le volte che si arriva in cima a una salita, dopo, non può che esserci solo la discesa

Francesco Moser e la rimonta di Verona

A 42 chilometri dalla fine del Giro d'Italia del 1984 la maglia rosa Laurent Fignon conserva un minuto e mezzo di vantaggio su Francesco Moser. Nella cronometro finale di Verona, il corridore trentino ribalta la situazione e riesce ad aggiudicarsi il suo primo Giro d'Italia (corsa che finora lo aveva sempre respinto) mettendo il sigillo a una carriera difficilmente imitabile. Giacomo Van Westerhout, nella sesta puntata di "C'era una Tappa" ci racconta la Soave-Verona 1984, cronometro finale di quell'edizione della Corsa Rosa.

Propaganda in bicicletta

Il pallone ha avuto un ruolo propagandistico straordinario sia nell'Italia fascista, sia nella Spagna franchista. Basti pensare alla nostra nazionale degli anni '30 o al grande Real Madrid delle cinque Coppe di Campioni consecutive. Ma al di là del calcio, quali altri sport hanno avuto un certo peso per Mussolini e Franco? @GiacomoVanWesterhout di #ThePitch_Olympia cerca di rispondere a questa domanda, focalizzando l'attenzione sul #ciclismo e sul ruolo della bicicletta come strumento di una propaganda malriuscita.

Il Caso Pantani, omicidio di un campione

FACEBOOK È uscito nelle sale ad ottobre il film del regista #DomenicoCioffi "Il caso #Pantani, omicidio di un campione". La pellicola ripercorre gli ultimi anni di vita del ciclista romagnolo assemblando un puzzle di testimonianze documentate, che raffigurano una realtà molto diversa da quella giudiziaria, che si rivelerà lacunosa e affrettata. Molte le domande che ancora oggi la sua famiglia, i tifosi e gli sportivi si pongono sul reale destino di quello che è stato senza ombra di dubbio, uno degli sportivi più amati di sempre. @GiuseppeDiGirolamo di #ThePitch_Olympia torna con la rubrica #DalFilmAllaStoriaVera, per raccontare "Il caso Pantani, omicidio di un campione". INSTAGRAM In occasione del Giro d'Italia numero 103, è uscito nelle sale cinematografiche italiane, per soli 3 giorni, il film "Il caso Pantani, omicidio di un campione". La sua controversa morte ancora oggi è molto dibattuta, sia tra tifosi che tra gli addetti ai lavori. Chi era vicino al pirata testimonierà che il giorno in cui la sua parabola discendente è cominciata, il 5 giugno 1999 a Madonna di Campiglio, molte cose poco chiare accaddero. Davvero le voci di sua squalifica anticiparono gli esiti degli esami? Perché, sapendo di essere fuori norma, si è sottoposto a un test a cui avrebbe avuto il diritto di sottrarsi? Chi, nella stanza del residence Le Rose, gli stava dando fastidio, tanto da indurlo a richiedere l'intervento dei carabineiri per ben 2 volte, al receptionist? #pantani #marcopantani #pirata #ciclismo #giroditalia #omicidio #eritropoietina #madonnadicampiglio #mercatoneUno #madonnadicampiglio

Quando il Giro non gira

«Basta, ci fermiamo», sono le parole che il gruppo pronuncia prima della Morbegno-Asti, terz'ultima tappa del #GirodItalia2020. I ciclisti, guidati da #AdamHansen, decidono di scioperare, mentre al patron della corsa rosa non resta che subire la decisione. @EmilianoMariotti di #ThePitch_Olympia ci racconta la storia degli scioperi al Giro, che è lunga quasi quanto quella del Giro stesso.

Cuneo-Pinerolo 1949: Achille uccide Ettore

FACEBOOK «È un uomo solo al comando, la sua maglia è bianco-celeste, il suo nome è Fausto Coppi!» Così il radiocronista dell'EIAR apre il collegamento per raccontare la #CuneoPinerolo, 17esima tappa del #GirodItalia 1949. Quel giorno, #FaustoCoppi va in fuga solitaria per 192 km arrivando al traguardo con più di dieci minuti di vantaggio sull'eterno rivale #GinoBartali. @GiovanniOrsenigo di #Olympia, per la quarta puntata di #CeraunaTappa, racconta l'Italia del secondo Dopoguerra, la pellicola "Ladri di biciclette" e la più bella tappa della storia del Giro.

Charly Gaul e l’apocalisse sul Bondone

«Nei miei lunghi anni al seguito delle corse ciclistiche internazionali non ho mai vissuto una giornata infernale come quella di oggi» [De Martino, Gazzetta dello Sport] 8 giugno 1956, la ventunesima tappa del #GirodItalia trasforma una corsa fin lì opaca in un'edizione storica e memorabile, capace ancora oggi di restare impresa nella memoria collettiva nazionale. Quel giorno, 44 corridori su 87 partiti si ritirarono a causa delle condizioni meteo proibitive. #CharlyGaul tagliò il traguardo per primo, ma sono le immagini della sua scalata sul #MonteBondone, in mezzo alla bufera di neve, a proiettarlo per sempre nel mito della corsa rosa. @GiacomoVanWesterhout di #Olympia racconta la Merano-Trento Alta del 1956, la seconda puntata di#CeraunaTappa, la rubrica che ci accompagnerà in attesa di conoscere la #MagliaRosa 2020.

Merano-Aprica 1994, la nascita di Pantani

FACEBOOK Giro d'Italia 1994. La Merano-Aprica del 5 giugno verrà ricordata come l'annunciazione di un nuovo profeta della bicicletta: #MarcoPantani, per tutti il #Pirata. Quel giorno, il ragazzo di Cesenatico schianta #MiguelIndurain sulla leggendaria salita del #Mortirolo, facendosi conoscere dal mondo intero. #CeraunaTappa è la nuova rubrica di #Olympia che racconta le grandi tappe del #GirodItalia. @GiusDiGirolamo è l'autore della prima puntata: la nascita di Pantani.

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