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Il fondamentalista riluttante
L'11 settembre 2001 è entrato bruscamente anche nel panorama letterario. La quantità di libri di tipo saggistico o romanzesco sull’argomento è vasta e anche di grande spessore. Quando si cerca di comprendere o rivivere quel fatto storico, però, ci si affida soprattutto a testi scritti da autrici o autori statunitensi, spesso bianchi e che si identificano e, soprattutto, vengono identificati con le vittime. Cosa accade quando a raccontare l’11/09 è la prospettiva marginale di chi è ritenuto più vicino agli attentatori?
Polvere e paura
Venti anni dopo gli attentati alle Torri Gemelle, Valentina Brusarosco ci fa riascoltare le voci del ricordo: chi c'era, chi ha perso qualcuno, chi ha sentito il boato, chi è rimasto senza parole e chi ha rischiato di morire.
In tanti ricordano il silenzio del dopo, un ovattato nulla portato dalla polvere fina e impenetrabile dei detriti. E' da questo silenzio che si vogliono alzare forti le voci della memoria, vogliono imporsi sull'oblio, ferme ed autoritarie, per penetrare la coscienza collettiva e piantarsi come cunei solidi ed irremovibili nell'anima di chi vive ancora.