Rassegnati è la rubrica settimanale che seleziona un fatto degli ultimi giorni per provare a mostrare com’è stato riportato dalla stampa italiana. Tra strategie comunicative ed errori, viene svelato il filtro che copre ogni notizia. Oggi parliamo delle dichiarazioni del Papa sulla genitorialità.
Mercoledì 5 gennaio si è tenuta la prima udienza generale dell’anno e papa Francesco ha fatto una riflessione sulla genitorialità che ha preso il via dalla figura di san Giuseppe. Inizialmente viene fatta un’analisi della famiglia che le persone cristiane considerano sacra, degli usi in questo ambito nell’antico Israele e sull’adozione (con una prospettiva densa di saviorism). La parte del discorso che è finita sotto i riflettori, però, è quella successiva. Papa Francesco indica come causa del calo del tasso di natalità l’egoismo perché «rinnegare la paternità e la maternità ci sminuisce, ci toglie di umanità».
Vengono così colpevolizzate le persone (sposate) che non hanno figli e quelle che invece decidono di vivere con cani e gatti, dipinti come sostituti fantocci della prole. «La paternità e la maternità sono la pienezza della vita di una persona. […] Un uomo e una donna che volontariamente non sviluppano il senso della paternità e della maternità mancano qualcosa di principale, di importante» sostiene il pontefice.
La notizia è stata ripresa immediatamente e per alcuni giorni sia dai canali informativi sia sui social network, destando sgomento e anche sofferenza per le persone credenti, che non si riconoscono nella posizione espressa dal papa e vedono la genitorialità come una vocazione. Come ne hanno parlato i giornali?
Il Corriere della Sera, nella sua sezione romana, sceglie come titolo la frase chiave che sintetizza il discorso del pontefice: «Papa: “Cani e gatti occupano il posto dei figli, rinnegare paternità e maternità ci toglie umanità”». Nel corpo del testo viene poi riportato un altro passo saliente, quello in cui le motivazioni altruistiche espresse dal Papa risultano fallaci: «ne soffre anche la patria che non ha figli e come diceva uno un po’ umoristicamente “adesso chi pagherà le tasse per la mia pensione?”. Rideva, ma è la verità, “chi si farà carico di me?”».
La testata riporta infine l’appello fatto dal pontefice alle istituzioni italiane per semplificare l’iter burocratico legato all’adozione (naturalmente sempre pensata in un’ottica eteronormativa).
Il Messaggero, invece, si concentra sulle critiche comparse online dopo l’udienza: «Papa Francesco criticato sul web per le parole su cani e gatti trattati come figli». Tale dissenso viene definito «una devastante bomba a grappolo» in quanto anche dopo giorni «il tema continua ad essere motivo di contestazioni a livello internazionale».
Vengono sintetizzate le principali argomentazioni sollevate contro la dichiarazione papale. Innanzitutto molte persone credono che il pontefice, avendo fatto voto di celibato, non si trovi nella posizione di comprendere a pieno cosa significhi essere genitore oggi. Seguono le posizioni femministe, che mettono in luce la specificità degli ostacoli che una donna si trova ad affrontare se sceglie la maternità. Infine si sono sollevate alcune voci che, rifacendosi alla figura di San Francesco o al movimento antispecista, ricordano come anche gli animali domestici sono destinatari di cura e amore e ciò non può essere una colpa.
Questa udienza generale non è stata sicuramente accolta in modo positivo e, come scrive la testata, «Difficilmente una uscita del Papa aveva riunito così tanti fronti aperti: gli ambientalisti, gli animalisti, i vegani, le femministe, le associazioni che i battono per il gender pay gap, gli ecologisti, i giovani».
D’altro canto Tgcom24 ha scelto di confrontarsi sull’adozione, dipinta dal pontefice come un gesto di estrema generosità. «Questo tipo di scelta è tra le forme più alte di amore e di paternità e maternità. Quanti bambini nel mondo aspettano che qualcuno si prenda cura di loro!».
Tali dichiarazioni vengono riportate quasi prive di commento o analisi. Non si mette in luce il saviorism di cui di questo discorso è ricco: i genitori vengono rappresentati come salvatori e i figli adottivi come passivi, in attesa di essere portati in salvo e poi necessariamente riconoscenti.
Il dissenso e lo spaesamento davanti alle affermazioni del Papa sono stati messi in luce da tutte le testate considerate. Ciascuna ha analizzato le obiezioni e i punti di forza attraverso una lente specifica, andando più o meno in profondità a seconda dei propri obiettivi. In alcuni casi la posizione del pontefice è stata decostruita da molteplici punti di vista, in altri ci si è limitati a porre in risalto il contenuto dell’udienza che sembrava essere condivisibile.