Dopo anni di stallo istituzionale è giunto da poco a compimento il progetto per l’avvio di una carta unica che consente alle persone con disabilità l’accesso a numerosi servizi gratuiti o a tariffa ridotta per trasporti, cultura e tempo libero, valida su tutto il territorio nazionale e nei Paesi d’Europa.
QUADRO NORMATIVO
La Disability Card si adegua perfettamente alle direttive previste dall’articolo 4, lettera c) del Regolamento n. 1381 del 2013 dell’Unione Europea, nell’ambito del programma Diritti, Uguaglianza e cittadinanza per il periodo 2014 – 2020.
Il testo fa parte di un progetto pilota, lanciato nel febbraio 2016 da un gruppo di otto paesi dell’UE, quali Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Italia, Malta, Romania e Slovenia.
Al fine di recepire ed attuare gli obiettivi strategici introdotti dall’UE, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, conformandosi al report dell’INPS, ha stabilito i criteri necessari per il rilascio della Carta, determinandone le modalità con cui procedere all’individuazione degli aventi diritto, stabilendo altresì le modalità di realizzazione e di distribuzione della stessa.
L’Art.1 del suddetto Decreto, stabilisce espressamente che la Carta, rilasciata dall’INPS, “certifichi” i soggetti in condizione di disabilità o di non autosufficienza, attribuendo al predetto istituto il ruolo di verifica in merito alla corrispondenza delle informazioni rese nella domanda del cittadino, ai requisiti disponibili sulla base dei dati reperibili presso i propri archivi.
ORIGINI DEL PROGETTO
Un percorso, quello che ha condotto alla realizzazione di un “pass” dalle caratteristiche sopra menzionate, che ha tratto origine dalla Strategia dell’Unione Europea 2010-2020 in materia di disabilità, attraverso un lungo iter giunto finalmente a termine. Il via libera del Garante della Privacy è stato annunciato con soddisfazione dalla Ministra per le Disabilità Erika Stefani, la quale ha tenuto a sottolineare la rilevanza di un’iniziativa che coniuga l’aspetto sociale a quello culturale.
“La persona con disabilità soffre la burocrazia quasi più di tutti perché un semplice impedimento può diventare un ostacolo al limite dell’insormontabile. Con questa tessera, andiamo verso un futuro che è rivolto alla semplificazione e alla digitalizzazione. Il mondo delle disabilità non è più un mondo relegato ad un mero reparto assistenzialistico o peggio pietistico, ma diventa una risorsa, diventa un sistema e fa parte integrante del nostro ordinamento e della nostra comunità”.
Plaude a questo successo anche il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, che ha definito la nuova Card “un oggetto vivo, uno strumento in continua evoluzione destinato ad una platea importante, che semplifica la vita dei nostri utenti più fragili”.
Si è dovuto attendere a lungo prima di arrivare a questo importante traguardo, basti pensare che nel progetto si legge che <la distribuzione delle prima “Disability Card Italia” sarebbe dovuta avvenire il 3 dicembre 2017, in occasione delle celebrazioni della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità>.
Una carta, che sarà invece a disposizione di chi ne farà richiesta a partire da aprile 2022, e che servirà a certificare la propria condizione di persona disabile.
COME FUNZIONERÀ
La Disability Card conterrà la fotografia della persona interessata e funzionerà tramite Qr Code, da cui, nel rispetto della privacy, sarà possibile prendere visione dei suoi dati personali. Sostituirà tutti i certificati sanitari richiesti per poter accedere gratuitamente a musei pubblici ed altre attività culturali e ricreative, in virtù di una convenzione stipulata con il Ministero della Cultura, che permetterà di usufruire inoltre di sconti, convenzioni e tariffe agevolate con diversi enti e soggetti pubblici e privati.
CHI NE POTRÀ BENEFICIARE, COME FARE PER POTERVI ACCEDERE, VALIDITÀ E DURATA
Dal prossimo febbraio, chi ne fosse interessato, potrà farne richiesta tramite “procedura semplificata” del sito dell’Inps, per poi ottenerla a partire da aprile del prossimo anno. La carta sarà valida per tutta la permanenza della disabilità.
Validità che rimarrà inalterata anche nel caso di eventuali visite di revisione, con una durata massima che non supera comunque i 10 anni, allo scadere dei quali sarà possibile, previa verifica di sussistenza dei requisiti, richiederne il rinnovo.
Saranno potenzialmente quattro milioni di italiani, portatori di invalidità dal 67 al 100%, a godere di tale beneficio.
Dati alla mano, verrà perciò stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, un numero cospicuo di tessere.
IL PROGETTO
La Disability Card è un progetto che nasce grazie alla collaborazione con la Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish) e della Federazione tra le associazioni di persone con disabilità (Fand) per dare una risposta concreta alle esigenze della disabilità, non soltanto sul piano dell’assistenza e dei servizi ma per soddisfare necessità di altra natura dei soggetti fragili.
A gestire la Disability Card sarà l’INPS.
Il “pass” non modifica le norme o i criteri nazionali in materia di ammissibilità. Gli Stati membri mantengono la facoltà di decidere chi è idoneo a ricevere la Card, secondo la definizione nazionale di disabilità, e di stabilirne la procedura di emissione.
VALUTAZIONE
Nel 2019 la Commissione europea ha dato il via ad un processo di valutazione dell’iniziativa.
L’attuazione del progetto pilota sarà analizzata e valutata in un’ottica globale, così da poterne garantire la più ampia attuazione possibile all’interno dell’Unione europea.
LE AGEVOLAZIONI DELLA CARTA EUROPEA DELLA DISABILITÀ
La Disability Card potrà essere utilizzata solo dal titolare e non potrà essere ceduta a terzi.
Permetterà l’accesso a tutte le agevolazioni di beni e servizi, che potranno essere attivate tramite protocolli d’intesa o convenzioni stipulate dall’Ufficio per le Politiche a favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri con soggetti pubblici e privati.
CHI RILASCIA LA DISABILITY CARD
La richiesta potrà essere inoltrata, per mezzo del portale istituzionale dell’Inps, dai soggetti richiedenti o dalle Associazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità e successivamente abilitate all’uso dallo stesso istituto, tramite connessione al canale telematico a cui accedere con Spid, Carta d’Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi.
Verificati i dati inseriti e la sussistenza dei requisiti per il rilascio, la card verrà spedita al richiedente presso l’indirizzo indicato dallo stesso.
Una procedura, questa, che dovrà essere completata entro 60 giorni dalla richiesta.
L’INPS, si riserva la possibilità di verificare in qualsiasi momento la sussistenza dei requisiti per il mantenimento del beneficio, potendolo revocare nel caso in cui ne accerti la non veridicità o che non vi siano più i presupposti per poter esserne ancora titolari.
Nel caso in cui, infatti, la persona, a seguito di un nuovo accertamento, continui a rientrare nelle categorie di non autosufficienza, indennità speciale, indennità di comunicazione o di invalidi minorenni con difficoltà persistenti, l’Istituto provvederà alla sostituzione della carta con i relativi aggiornamenti in maniera autonoma.
ELENCO DELLE CATEGORIE CHE POTRANNO RICHIEDERE LA DISABILITY CARD
Non essendoci per il momento indicazioni precise su come avverrà l’accertamento di chi potrà realmente essere titolare del pass, è ipotizzabile che, per l’intero procedimento, si farà riferimento ad uno schema elaborato dal sistema del Centro studi giuridici Handilex, fonte di comprovata attendibilità.
Salvo ulteriori modifiche, l’elenco dei potenziali beneficiari della Card dovrebbe essere il seguente per tutti gli Invalidi civili di età compresa tra 18 e 65 anni:
– Disabili medi: Invalidi 67=>99%;
– Disabili gravi: Inabili totali;
– Non autosufficienti: Cittadini di età compresa tra 18 e 65 anni con diritto all’indennità di accompagnamento, Invalidi civili minori di età:
– Disabili medi: Minori di età con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri della loro età (diritto all’indennità di frequenza);
– Disabili gravi: Minori di età con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età e in cui ricorrano le condizioni di cui alla L. 449/1997, art. 8 o della L. 388/2000, art. 30;
– Non autosufficienti: Minori di età con diritto all’indennità di accompagnamentoInvalidi civili ultra 65enni;
– Disabili medi: Ultra 65enni con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri della loro età, invalidi 67=>99%;
– Disabili gravi: Ultra 65enni con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri della loro età, inabili 100%;
– Non autosufficienti: Cittadini ultra 65eni con diritto all’indennità di accompagnamento ciechi civili:
– Disabili medi: Art 4 L. 138/2001;
– Disabili gravi: Ciechi civili parziali;
– Non autosufficienti: Ciechi civili; assoluti sordi civili:
– Disabili medi: Invalidi Civili con cofosi esclusi dalla fornitura protesica;
– Disabili gravi: Sordi pre-linguali INPS:
– Disabili medi: Invalidi (L. 222/84, artt. 1 e 6 – D.Lgs. 503/92, art. 1, comma 8);
– Disabili gravi: Inabili (L. 222/84, artt. 2, 6 e 8);
– Non autosufficienti: Inabili con diritto all’assegno all’assistenza personale e continuativa INAIL:
– Disabili medi: Invalidi sul lavoro 50=>79% e 35=>59 %;
– Disabili gravi: Invalidi sul lavoro 80=>100% e >59%;
– Non autosufficienti: Invalidi sul lavoro con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa e Invalidi sul lavoro con menomazioni dell’integrità psicofisicaINPS gestione ex INPDAP:
– Disabili medi: Inabili alle mansioni;
– Disabili gravi: Inabili (L. 274/1991, art. 13 – L. 335/95, art. 2)Trattamenti di privilegio ordinari e di guerra:
– Disabili medi: Invalidi con minorazioni globalmente ascritte alla terza ed alla seconda categoria Tab. A DPR 834/81 (71=>80%);
– Disabili gravi: Invalidi con minorazioni globalmente ascritte alla prima categoria Tab. A DPR 834/81 (81=>100%);
– Non autosufficienti: Invalidi con diritto all’assegno di superinvalidità (Tabella E allegata al DPR 834/81)Handicap:
– Disabilità grave: Art 3 comma 3 L.104/92.
REAZIONI DAL MONDO DELLA DISABILITÀ
“Arriva a compimento dopo un lungo percorso che ci ha visti impegnati negli anni come protagonisti”.
È stato questo il primo commento di Vincenzo Falabella, Presidente della Federazione Italiana Superamento Handicap: “un’iniziativa di lodevole apprezzamento, che potrà permettere l’accesso alle persone con disabilità a vari servizi, consentendo loro di compiere un importante passo avanti rispetto all’inclusione nella vita sociale della comunità”.
Lo stesso ha tenuto inoltre a ricordare che “sin dal 2017, la FISH ha lavorato in sinergia con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed in seguito anche con il Ministero della Disabilità, con la Presidenza del Consiglio e con l’Inps, in veste di sponsor dell’iniziativa, con l’obiettivo di poter attivare la Carta anche nel nostro Paese, conducendo una rilevazione preliminare al progetto, per tentare da un lato di descrivere i benefìci più diffusi ed i percorsi adottati per riconoscerli, dall’altro per iniziare, assieme ai vari partner, a delineare il funzionamento e le opportunità della Carta, le ricadute pratiche e le necessità operative”.
Questi ha poi concluso dicendo: “verrà realizzato uno specifico sito web, http://www.disabilitycard.it, con l’organizzazione di un evento pubblico per la presentazione alla fine di quell’anno. Così oggi possiamo ritenerci doppiamente soddisfatti, perché la Disability Card è diventata realtà, anche grazie al nostro impegno, oltre a quello delle istituzioni”.
Anche la FAND, Federazione tra la Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità, ha espresso il suo compiacimento per un’iniziativa che “vuole rispondere alle esigenze della disabilità sul piano dell’assistenza e dei servizi ma anche alle sue necessità future”.