Cipro ha rappresentato la testa di ponte del commercio veneziano in oriente per molti secoli. Riflettere su quanto accadde nel Mediterraneo orientale 450 anni fa può consentire di approcciare alla questione del mar Cinese Meridionale con occhi diversi. La questione di Taiwan intreccia per alcuni aspetti quella dell’isola Mediterranea.

IL MEDITERRANEO ORIENTALE

La costa settentrionale di Cipro dista meno di 100 km dalla costa turca.

Nel 1571 l’isola mediterranea era assoggettata alla sovranità di Venezia, lontana 2000 km. Mentre l’Impero Ottomano era in costante espansione, le marinerie italiane perdevano importanza, soprattutto per via dell’apertura delle rotte oceaniche.

Il Mediterraneo Orientale era stato per molto tempo un lago “Italiano”, dove
i genovesi e i veneziani avevano il controllo dei traffici, grazie a tanti piccoli
possedimenti che facevano da ponte tra l’ Oriente e l’occidente: Cipro era uno di
questi, quasi all’interno della penisola anatolica.

Nonostante le rotte commerciali si stavano spostando sull’asse atlantico, ridimensionando le Repubbliche italiane, il Sultano considerava le acque del Mediterraneo orientale di sua pertinenza.

Dal XV secolo il progetto ottomano era quello di isolare progressivamente
Venezia
, e in particolare i suoi maggiori possedimenti nel Mediterraneo orientale:
Creta, Cipro, Rodi; lo stesso per le restanti isole ancora in mano ai genovesi. La
crescente perizia nelle cose di mare da parte dei turchi fece sì che l’impero si
espandesse verso occidente, anche se i commerci non erano del tutto sicuri.

L’unica potenza in grado di impensierire la Sublime Porta, nel Mediterraneo orientale,
era Venezia.

MOTIVI STRATEGICI OTTOMANI

Cipro era una spina nel fianco dell’impero Ottomano, non solo perché essa era il
rifugio di molti pirati e corsari cristiani, ma anche perché qualsiasi movimento
di galee e truppe era controllato dai veneziani e ogni azione turca veniva
scoperta.
Cipro era diventata il rifugio dei contrabbandieri, che commerciavano
grano e altri prodotti provenienti dal Nord Africa.

L’isola ostacolava la politica a lungo termine della Sublime Porta, che aveva una visione strategica tra Mediterraneo e Asia. Per Istanbul occorreva muovere rapidamente le risorse militari per inibire le attività ostili su più fronti e per trovare rotte alternative, per
realizzare al meglio tali piani era necessario che Cipro diventasse ottomana, con
un trattato o con la forza
.

Cipro cadde con la forza e la vittoria della Lega Santa a Lepanto, non riuscì a riportare il controllo dell’isola nelle mani di Venezia che riprese la sua attività diplomatica con la Sublime Porta, ma senza un braccio!

Perché questo paragone?

La situazione di Taiwan o Formosa è diversa, ma ha degli aspetti in comune per le dinamiche: uno stato in forte ascesa (la Cina) a cui si contrappongono delle potenze che sono spesso in disaccordo. Questa situazione era molto simile a quella tra le monarchie europee e la Sublime Porta. Inoltre, la necessità di commerciare e di recuperare risorse ha sempre avuto un’importanza centrale nella storia. L’isola di Taiwan che ha un forte potenziale tecnologico può diventare un valore aggiunto all’industria cinese. Mentre nel campo prettamente strategico, la profondità garantita da basi aeronavali può determinare un grosso vantaggio nello scontro più ampio del controllo del traffico in quella zona che sta per diventare il vero crocevia dei traffici mondiali.

Il modo in cui Cipro cadde deve essere da monito per chi ha a cuore gli interessi di Taiwan: le coste cinesi distano solo 150 km.