La ricerca della sostenibilità è un trend che riguarda tutti i campi di investimento, e il settore del lusso non fa eccezione. Se da un lato i consumatori diventano ambientalmente e socialmente più attenti, dall’altro i canali digitali e le app stanno diventando sempre più importanti per l’accesso agli investimenti. Le realtà che rispondono rendendo il concetto di lusso più inclusivo e investendo in nuovi modelli di business hanno maggiori probabilità non solo di superare i tempi incerti e mutevoli, ma di emergere più forti nel futuro. Per questo è nato l’accessible luxury investing, un nuovo modo di concepire gli investimenti in oggetti di lusso. Proprio l’inclusività e l’accessibilità degli investimenti di lusso sono al centro del quinto capitolo della rubrica “Finanza sostenibile for dummies“.
La sostenibilità in campo finanziario è un tema ampio che presenta diverse sfaccettature. Riguarda diversi ambiti del settore, dagli investimenti sul mercato borsistico alle banche commerciali, dalle obbligazioni ai fondi green. Per questo The Pitch ha creato una rubrica a capitoli chiamata Finanza sostenibile for dummies con l’obiettivo di spiegare in modo semplice questi concetti ancora poco chiari. Una guida senza pretese, che non vuole insegnare le leggi della finanza o i segreti per investire in Borsa, ma che vuole far conoscere metodi alternativi di investimento e di gestione finanziaria accessibili a chiunque. Il modo in cui si risparmia, si spende e si investe può infatti contribuire a creare un modello di sviluppo sostenibile, ma spesso non gli si dà il giusto peso a causa di una scarsa informazione finanziaria. In questo quinto appuntamento si parla del mondo degli investimenti nel lusso e di come alcune realtà, come l’app Konvi, si sono impegnate per rendere il lusso più inclusivo e accessibile.
Diversificare gli investimenti
Cosa vuol dire diversificare in campo finanziario? Diversificare significa investire in più strumenti finanziari che, a loro volta, sono differenziati per settori o posizione geografica. L’obiettivo di un processo di diversificazione è quello di ridurre il rischio di un portafogli, ovvero l’insieme di attività finanziarie possedute in seguito ad un investimento. Diversificare non significa però investire in tutti gli strumenti sul mercato. Sebbene possedere 50 o 100 azioni è più conveniente di possederne soltanto una, vi è un punto oltre il quale aggiungere nuove azioni al proprio portafoglio non è più necessario, bensì occorre selezionare un numero di strumenti sufficiente per ridurre i principali rischi specifici.
Nell’ambito di un obiettivo di diversificazione l’investitore deve valutare se gli strumenti in cui investe garantiscono sufficiente diversificazione. La chiave di un buon processo di diversificazione è quindi individuare strumenti i cui rendimenti sono poco correlati tra loro o, ancor meglio, negativamente correlati. In questo modo, quando una parte del proprio portafoglio diminuisce in valore, vi sono maggiori probabilità che l’altra parte, al contrario, aumenti.
Investire nel lusso
Una strategia di diversificazione degli investimenti consiste nell’acquistare beni di lusso. Gli investimenti nel lusso hanno origini molto antiche se si pensa che le case d’asta più importanti del mondo sono state fondate in Inghilterra a metà del 1700. Orologi Rolex, borse Hermes, vino bordeaux non sembrano però strumenti finanziari al pari di un titolo bancario, eppure diversi dati confermano la sicurezza di questi investimenti. Secondo lo studio annuale sul lusso della società di consulenza Bain & Company, che copre l’80% del mercato dei beni di lusso, il settore si è dimostrato negli anni piuttosto fiorente con un tasso di crescita annuale composto del 6% dal 1996. Anche il Knight Frank Luxury Investment Index (KFLII), un indice di rendimento che include vino, auto d’epoca, francobolli, monete, arte, mobili, gioielli e orologi, ha confermato che nel 2020, il tasso di rendimento per l’investimento nel settore del lusso si è dimostrato più alto rispetto all’indice FTSE 100 delle principali azioni del Regno Unito.
Esistono ragioni strutturali per cui i beni di lusso producono grandi profitti. Una delle principali è l’ascesa delle classi medie, trainata in gran parte dall’Asia. Secondo Statista, nel 2020 la popolazione della classe media asiatica è cresciuta fino a 2 miliardi e questo dato è destinato ad aumentare a 3,5 miliardi entro il 2030. Gli enormi programmi di stimolo emessi in risposta alla pandemia, oltre alla politica monetaria espansiva, hanno anche portato elevati tassi di risparmio, che a loro volta hanno permesso ai ceti medio-alti l’acquisto di articoli di lusso. Anche la crescente attenzione alla sostenibilità ha dato una spinta al settore, attirando le persone verso articoli di qualità superiore e più duraturi.
In cosa investire
Gli investitori specializzati nel lusso prestano particolare attenzione ad alcuni oggetti preziosi ben precisi. Tra questi ci sono sicuramente le borse, che puntualmente si dimostrano asset sicuri in cui investire. Lo scorso anno le borse Hermès hanno infatti ancora una volta superato il Knight Frank Luxury Investment Index (KFLII) e nonostante il calo pandemico, il brand francese ha beneficiato di una presenza consolidata nelle aste online, dato dall’interesse per le borse di lusso in particolare nel mercato asiatico.
Un altro settore fortemente attrattivo è quello dell’arte, che tuttavia ha risentito fortemente della crisi pandemica. Nel 2020 il mercato di quadri e opere d’autore ha assistito a un calo delle aste dell’11%. Ma con così tanti fattori che incidono sul mercato, il calo dei valori medi non è da imputare ad un’unica ragione, afferma Sebastian Duthy di Art Market Research (AMR). “Per ovvie ragioni uno dei maggiori cambiamenti è stato lo spostamento verso le vendite private presso le principali case d’asta. Il volume di tutte le vendite che sono state messe all’asta pubblicamente da Sotheby’s e Christie’s lo scorso anno è diminuito rispettivamente del 26% e del 46% rispetto al 2019. Il problema è stato aggravato dal rallentamento nella fornitura di opere di qualità poiché i committenti che potevano permettersi di aspettare hanno preferito restare a casa”.
Anche il mercato dei diamanti è stato in qualche modo ostacolato dalla pandemia. “Il blocco logistico ha semplicemente reso impossibile concludere le transazioni in modo tempestivo”, afferma Miri Chen della Fancy Color Research Foundation. “Ci è voluto molto più tempo prima che i venditori spedissero diamanti all’estero e che gli acquirenti trasferissero fondi e alla fine ricevessero articoli su misura in un gioiello”. Di conseguenza, i prezzi sono rimasti piatti, ma quest’anno si potrebbe assistere ad un rimbalzo.
Il mercato del vino ha invece registrato una forte crescita nel 2020 dopo un anno di consolidamento, afferma Miles Davis di Wine Owners, che riunisce il Knight Frank Fine Wine Icons Index. “Più che mai, quest’anno si è trattato di tempismo nei mercati dei capitali. Non così per il vino. A differenza della crisi finanziaria globale, il mercato del vino ha tenuto i nervi saldi, i commercianti non hanno abbassato i prezzi e il mercato è rimasto stabile, con i prezzi di Bordeaux che sembrano rafforzarsi”.
Il 2020 ha visto infine le auto risalire fino al terzo posto nell’indice KFLII, con una crescita del 6%. Nonostante molti eventi siano stati cancellati a causa della pandemia, e le vendite sono state posticipate o spostate online, i volumi di vendita si sono stabilizzati nel corso del 2021.
Accessible luxury investing
Gli investimento nel lusso sono dunque una pratica consolidata da più di 200 anni, e i diversi mercati seguono andamenti di valore al pari dei titoli finanziari. Tuttavia oggi si assiste a un cambiamento importante su due fronti: l’incremento di marchi del lusso sostenibili e la maggiore accessibilità al mercato.
I marchi di lusso non hanno quasi mai posto le preoccupazioni dei consumatori al centro della loro attività. Ora le cose sembrano cambiare e diverse aziende del lusso sono impegnate a rendere la diversità e l’inclusione un obiettivo chiave, con piani chiari e obiettivi di performance. Gli sforzi verso la sostenibilità rappresenteranno un pilastro fondamentale della loro attività. Ma non si tratta solo di una strategia per far aumentare la domanda dei consumatori. Per rimanere rilevanti per la prossima generazione di clienti, i brand dovranno condividendo i loro scopi e valori e dimostrare la loro autenticità. E alla base di tutto questo ci sarà la necessità di provvedere a una forma di lusso caratterizzata da maggiore accessibilità.
Rendendosi conto del valore di investimento di asset di lusso, è infatti lecito domandarsi perché questi tipi di investimento non siano ancora resi disponibili ad una popolazione più ampia. Per questo motivo, oltre alle strategie di sostenibilità delle aziende di lusso, stanno nascendo nuovi canali digitali che consentono a un più vasto pubblico di investire in oggetti di grande valore. Ne è un esempio Konvi, una piattaforma di investimento che consente a ciascun utente la proprietà parziale di beni di lusso per ottenere alti rendimenti potenziali in futuro. Questi beni sono conosciuti come investimenti alternativi e includono tutto ciò che non è un investimento in azioni, obbligazioni, contanti o interessi fissi. Ma se in precedenza la proprietà del bene doveva necessariamente appartenere ad un unico acquirente, mediante la piattaforma Konvi non è più necessario appartenere alla lega dei super ricchi per comprare orologi, vino pregiato, arte o auto d’epoca ed ottenere profitti a lungo termine.
Secondo Ioana Surdu-Bob, Co-founder e CEO di Konvi, “per anni solo i ricchi hanno potuto accedere a questi articoli perché le barriere all’ingresso erano semplicemente troppo alte e la produzione era fissata in quantità molto basse. Questo rendeva il mercato estremamente difficile da accedere, dal momento che solo chi era disposto a spendere decine di migliaia di euro poteva investire in questo settore. Konvi è nato per rendere finalmente i beni di lusso altamente redditizi accessibili a tutti attraverso una piattaforma digitale”.
Per permettere a tutti di accedere al mercato del lusso, Konvi abbatte le barriere consentendo ai suoi utenti di investire negli asset dei propri partner a livello mondiale a partire da piccole somme. Pertanto, una classe di attività esistente ma molto esclusiva viene ora resa accessibile a un’ampia popolazione. In particolare, la piattaforma si affida a specialisti e società leader di investimento a livello mondiale per grandi investitori, che consentono investimenti in un ampio catalogo di beni e garantiscono rendimenti elevati. L’offerta varia da orologi super rari selezionati da The WatchFund a un portafoglio di vini pregiati offerti da CultWines, e in futuro saranno disponibili altre categorie di beni come whisky, arte e potenzialmente classi di automobili. Il tasso di apprezzamento di questi preziosi è generalmente più alto rispetto ad altre classi di asset tradizionali e questo rende molto attrattivo l’investimento. Ad esempio, gli orologi in cui investe The WatchFund generano un rendimento storico medio del 20% per i propri clienti.
Il lusso accessibile è realtà
L’innovazione tecnologica ha portato dunque ad un nuovo modo di concepire il lusso: accessibile a chiunque. Questo potrebbe far nascere dubbi su quanto questi beni continueranno ad aumentare il loro valore se più persone potranno, almeno in parte, permettersi di acquistarli. Alcuni colossi del lusso di sicuro non vedranno di buon occhio questo nuovo modello di proprietà dei beni. Ma seppure le grandi case d’asta continueranno a vendere arte e gioielli esclusivamente a grandi magnati o sceicchi, la nascita di nuove piattaforme che consentono a tutti di avere rendimenti finanziari elevati è un’ottima notizia. Avere accesso a un mercato che appariva così lontano è un passo in avanti verso un modo di investire più accessibile ed equo.