Il 27 maggio la Reunion di Friends, una delle sitcom più viste e amate degli ultimi trent’anni, è andata in onda in molti Paesi. In Italia è stata trasmessa da NOW tv e Sky, in contemporanea alla prima statunitense su HBO Max. È stato un evento molto atteso dal pubblico dello show e rispecchia in molte sue parti l’andamento che Friends ha avuto per tutta la sua durata. Per parlarne nei dettagli sarà necessario raccontare i momenti salienti della trasmissione.
La Reunion si apre con il ritorno sul set, ricostruito per l’occasione, del cast originale: David Schwimmer, Jennifer Aniston, Courtney Cox, Matthew Perry, Matt LeBlanc e Lisa Kudrow. Visibilmente emozionati per essere di nuovo negli “appartamenti newyorkesi” in cui si è svolta gran parte della serie, hanno dato libero sfogo alla commozione e alla nostalgia, aspetti che il pubblico non vedeva l’ora di condividere con i suoi beniamini.
La trasmissione però, ben più lunga di un normale episodio dello show, non ha avuto un carattere mesto perché è stata studiata nei minimi dettagli in modo da armonizzare le sue diverse componenti. C’è stato il talk show televisivo in cui il conduttore James Corden indaga le emozioni nate dopo una pausa di diciassette anni dalla fine della serie (2004). Poi gli spezzoni originali di Friends, le riletture del copione, i bloopers e, forse la parte più interessante, il dialogo sorto senza mediatori sul set.
Tra i momenti salienti ci sono sicuramente le dichiarazioni di David Schwimmer e Jennifer Aniston, che hanno rivelato di aver avuto un flirt durante la prima stagione della serie. A questo racconto è stata fatta seguire la rilettura della famosa scena in cui Ross e Rachel (i personaggi da loro interpretati) si baciano per la prima volta. Un segmento di Friends caro al pubblico e che ha portato, almeno parzialmente, la finzione nella realtà.
Sono state rilette anche le sceneggiature di altre scene molto famose – come quella in cui Phoebe scopre della relazione tra Monica e Chandler – mentre altre sono state riviste in diretta dal cast e commentate, aggiungendo agli episodi, che il pubblico conosce quasi a memoria, alcuni retroscena. È stata massiccia inoltre la presenza di guest star. Alcuni attori che hanno vestito i panni di personaggi secondari sono ritornati scena: è il caso di James Michael Tyler (Gunther), Tom Selleck (Richard) o Maggie Wheeler (Janice). È stato però riservato loro uno spazio decisamente contenuto, a differenza di altri ospiti che non hanno partecipato alla serie ma che oggi sono molto più celebri.
Sono infatti intervenuti nella Reunion Justin Bieber, Cindy Crawford, David Beckam, Kit Harington e Lady Gaga. Quest’ultima si è seduta sul celebre divano di Central Perk per cantare con Lisa Kudrow sulle note di Smelly Cat (Gatto rognoso in italiano), il celebre cavallo di battaglia musicale di Phoebe. È interessante notare inoltre che il duetto, censurato dalla trasmissione cinese della Reunion, si conclude con Lady Gaga che ringrazia l’attrice «for being a person for all of us on Friends that […] was the different one or the one that was really herself» (per essere la persona che per noi in Friends era quella diversa, quella che era davvero se stessa). I canali televisivi cinesi hanno eliminato anche le scene che ritraevano Justin Bieber. Entrambi gli artisti, infatti, sono visti come in contrasto con il governo del Paese.
Lo spazio dato alle guest star mostra una precisa volontà comunicativa. Lo scopo della Reunion è celebrare Friends, i suoi successi che l’hanno innalzato a un livello superiore rispetto ad altre sitcom nate negli anni ’90 e il suo essere senza tempo. Inserire quindi degli ospiti molto più giovani del cast originale e dilatare i loro interventi significa mostrare al pubblico che questo show è ancora attuale, può ancora parlare a chi lo guarda oggi.
In tale direzione si muovono anche i numerosi interventi di fan di tutto il mondo che hanno spiegato con delle brevi clip perché Friends è importante per loro. Arrivando anche a trattare in un tempo molto ristretto temi come la salute mentale e il coming out, un pubblico vario per età, provenienza geografica e sociale ha presentato lo show come una consolazione per i momenti difficili, un rifugio nella solitudine e un’amplificazione degli episodi di gioia.
Proprio per questa ragione si può sostenere che la Reunion di Friends rispecchia l’andamento che la serie ha avuto per dieci anni. L’obiettivo dello show, infatti, era creare un clima in cui il pubblico potesse sentirsi a proprio agio, familiare, un luogo in cui percepire i personaggi dello show come amici propri. Gli episodi seguono le loro vicende per immortalarne proprio l’amicizia che è la vera protagonista e, anche per via del genere comico a cui appartengono, ci mostrano che anche i momenti più tristi possono risollevarsi grazie al sostegno reciproco.
Friends rassicura costantemente il suo pubblico, tende sempre verso l’happy ending e lo fa anche con la Reunion. Si è deciso di evitare gli argomenti spinosi o anche solo complessi, per dare spazio unicamente alla celebrazione della serie e all’idea che il tempo non sia passato: una volta riunito il cast, si ritorna alle stesse atmosfere di diciassette anni fa.
C’è stato solo un momento in cui Matthew Perry ha mostrato un’incrinatura nella produzione dello show, sostenendo che «To me, I felt like I was going to die if they [the audience] didn’t laugh. And it’s not healthy, for sure» (Per quanto mi riguarda, mi sentivo come se dovessi morire se il pubblico non avesse riso. E non è di certo una cosa sana). Eppure il tema è stato subito accantonato, concentrandosi su aspetti più rassicuranti. È una scelta che può essere discussa, ma che sicuramente è in linea con le dieci stagioni di Friends, che con i suoi toni comici e accoglienti è stato per molte persone un luogo familiare, in cui rifugiarsi ed essere certe del lieto fine che le avrebbe attese.