Sarah Everard è scomparsa la sera del 3 marzo 2021 dopo aver trascorso la serata a casa di una amica. È stata rapita e assassinata da Wayne Couzens, un ufficiale della Metropolitan Police Service. Una volta venuti alla luce questi fatti, il movimento #ReclaimTheseStreets ha organizzato, il 13 marzo, una veglia pacifica in memoria di Everard per chiedere maggiore sicurezza per le donne, ma si è scontrato con la feroce repressione della polizia. La forza impiegata per disperdere la folla è sembrata a molti sproporzionata e indice di una violenza diffusa e di una spaccatura tra la Metropolitan Police Service e l’opinione pubblica. Questa vicenda nel suo complesso ha portato di nuovo sotto i riflettori la cultura dello stupro e le conseguenze che questo fenomeno sociale ha su tutti, soprattutto sulle donne. Ce ne parla Laura Pioli direttamente da Londra.

© Reuters / via Twitter

Questo che segue è un pensiero di Laura Pioli, una ragazza che vive a Londra.

Per anni la frase “Scrivimi quando arrivi a casa” ha provocato fastidi interiori.

Perché devo scrivere quando arrivo a casa? Andrà tutto bene, cosa dovrebbe succedere?

Abito a Londra da quasi sei anni, e chiamatela pazzia o ingenuità, ma mai, e dico mai, mi sono sentita non al sicuro. Non ho mai avuto paura.

Prima del lockdown c’era sempre gente in giro, la metro è spesso piena anche a tarda notte, i bus anche, se mi trovavo in zone un po’ più remote prendevo un Uber. Ma non perché pensavo “sono donna non posso andare a casa a piedi” ma piuttosto perché “la città è enorme ci metterei due ore!”.

Quando ero piccola mia nonna mi diceva sempre “Laura non ti fermare, non parlare con nessuno, se ti dicono di andare con loro tu digli che non li conosci, per carità!”.

Non ho mai pensato che ci imbottiscono di frasi sin da bambine tipo “diffida degli uomini”, “non andare a casa da sola a piedi”, “chiama qualcuno”, ”indossa scarpe comode”, “corri”, “urla”, “tieni pronte le chiavi in mano”.

Mia nonna mi diceva sempre “Laura se qualcuno si avvicina tu urla urla fai una scenata urla”.

Perché non dicevano ai bambini maschi “Non stuprate le donne, non intimorite le donne, non fategli paura, non seguitele, non tormentatele, non ammazzatele”?

Non ho mai avuto paura a Londra. Mai.

Sarah Everard / Twitter

Il 3 Marzo 2021 Sarah Everard scompare tra Clapham Common e Brixton mentre torna a casa dopo essere stata a casa di una amica. In poche ore diventa un caso nazionale.

Improvvisamente inizio a sentire la paura che non era mai stata presente prima.

Cosa le è successo? Si è allontanata volontariamente? Sarà stato un ex, qualcuno che conosce? è sempre qualcuno che si conosce, no?

Dopo un po’ di giorni dalla scomparsa i giornali annunciano che è stato arrestato un poliziotto e che sembra che non si conoscessero. Un poliziotto? Dovrebbero tenerci al sicuro, proteggerci, e un poliziotto rapisce dalle strade di Londra una donna, circa della mia età, la porta chissà dove e la ammazza?

Non si pensa immediatamente che chi potrebbe ferirci è qualcuno che dovrebbe proteggerci. Ma leggo i giornali italiani, Firenze due carabinieri stuprano due ragazze americane ubriache che hanno chiesto un passaggio a casa, e quindi perché nella polizia inglese dovrebbero essere tutti buoni? Una mela marcia doveva prima o poi apparire nelle testate.

© Reuters / via Twitter

Non sappiamo esattamente ancora cosa sia successo a Sarah, come la abbia tratta in inganno per salire sulla sua auto, se ha tentato di stuprarla e poi la ha uccisa. La polizia ha confermato che i resti umani ritrovati nel bosco sono suoi. Cose le ha fatto, per non essere nemmeno più un corpo, ma resti umani?

Ora a Londra ho iniziato ad avere paura. Tutte abbiamo iniziato ad avere paura.

 Alcune più di prima. Non possiamo andare a casa da sole senza ipotizzare che forse a casa non ci arriveremo mai?

Abbiamo bisogno che gli uomini smettano di dire “ma non siamo tutti così” ed inizino a dire “cosa possiamo fare per cambiare e aiutarvi a sentirvi più sicure?”.

Baroness Jones ha creato scalpore l’11 Marzo 2021 suggerendo un coprifuoco per tutti gli uomini: dopo le 6 di sera non uscite più di casa. Ah, come sarebbe bello! Niente più uomini in giro dopo le 18.

Brixton, sabato sera in lockdown / Twitter

Ma quello è un sogno, non una cosa oggettivamente realizzabile.

Quindi cosa possiamo fare? Sarebbe bello, per una volta, e dico una volta sola, vedere gli uomini ascoltare. Tutti zitti, l’arroganza messa da parte, l’aria di superiorità anche, e vederli ascoltarci.

Non ne avete un’idea di cosa significhi essere donna, e non vogliamo che capiate fino in fondo, sarebbe impossibile farvi immedesimare completamente, ma è il momento di ascoltare e iniziare a darsi da fare.

“Ma io sono un bravo ragazzo” non basta più. Non è abbastanza che nella vostra vita non abbiate mai stuprato, ammazzato, picchiato. Magari avete deriso una donna, la avete chiamata con nomignoli, avete fatto commenti indesiderati, le avete fischiato per strada, o magari non le avete creduto, avete sminuito le sue parole, avete deciso che era troppo emotiva e quindi non abbastanza sincera. Uomini, è giunto il momento di tirare fuori le palle.

Sarah poteva essere la vostra fidanzata, mamma, nonna, sorella, cugina, amica, figlia, compagna. Ognuna di noi poteva essere Sarah. E nel 2021, vogliamo solo andare a casa a piedi serene. Senza il terrore costante che si adagia sulle nostre spalle e ci sussurra “Ti sta seguendo, accelera il passo, e in caso, urla”.

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