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Archivi Mensili: Agosto 2020

L’Arte del gioco: Promesa

Artista digitale milanese di famiglia sudamericana, Julián Palacios Gechtman sta raccogliendo consensi e premi con il suo Promesa, un viaggio digitale nei ricordi e nei sogni di un mondo a metà tra l'Italia e il subconscio.

Scacchi cinesi

La Cina oggi è un paese che sta progredendo verso una crescita mai sperimentata prima. Nello scacchiere internazionale è da considerare la...
Lou Reed

Lou Reed e “Metal Machine Music”: storia di un flop d’avanguardia

Nel pieno di una crisi artistica ed esistenziale, Lou Reed si chiuse in casa con una chitarrà e sfornò uno degli album più assurdi di sempre

The Pitchure #11

Ogni settimana il meglio dell'attualità raccontato attraverso le immagini selezionate dalle redazioni di Risiko, Galileo, 7muse e Olympia.

La Rivoluzione Ungherese, tra Budapest e Melbourne

FACEBOOK «Sentivamo che avremmo giocato per l'intero nostro Popolo, gli ungheresi emigrati in Australia nutrivano una profonda ostilità verso i sovietici per tutto ciò che avevano fatto al nostro paese a partire dal 1945 e l'atmosfera era effettivamente surriscaldata.» [Ervin Zàdor] #Olimpiadi di #Melbourne1956. La sfida tra Ungheria e URSS nel torneo maschile di #pallanuoto si trasformò in un "Bagno di sangue". Solo un mese prima della partita tra le strade di Budapest si era svolta la #RivoluzioneUngherese, brutalmente repressa dall'Armata Rossa. I magiari ottennero la loro magra vendetta a suon di gol, insulti e colpi proibiti. In tempo di pace saremmo sul divano a gustarci le gare di Tokyo 2020. Noi vi teniamo compagnia con lo #SpecialeOlimpiadi, la nuova puntata di @GiovanniOrsenigo vi racconta una storia che si mescola tra sport e politica. INSTAGRAM «Sentivamo che avremmo giocato per l'intero nostro Popolo, gli ungheresi emigrati in Australia nutrivano una profonda ostilità verso i sovietici per tutto ciò che avevano fatto al nostro paese a partire dal 1945 e l'atmosfera era effettivamente surriscaldata.» [Ervin Zàdor] Ci sono momenti durante i quali gli eventi sportivi smettono di essere semplice competizione agonistica. Diventano conseguenze, o esemplificazioni, di eventi politici o sociali, assumendo una connessione indissolubile con i libri di storia. È il caso della sfida tra #Ungheria e #URSS alle #Olimpiadi di #Melbourne1956. Il teatro è il Crystal Palace, la piscina che ospita il torneo di pallanuoto. Ad affrontarsi in acqua ci sono il popolo che ha cercato invano di conquistare la propria libertà e l'invasore che, quella libertà, gliel'ha privata. Ai magiari, però, la possibilità di conquistare l'oro olimpico interessa ben poco, piuttosto, sono assetati di vendetta per i 3 mila morti che l'Armata Rossa ha lasciato nelle strade di Budapest, per sopprimere la #RivoluzioneUngherese. In tempo di pace saremmo sul divano a gustarci le gare di Tokyo 2020, noi vi teniamo compagnia con lo #SpecialeOlimpiadi e una storia che non parla solo di sport.

In mezzo ai Cedri

La missione italiana in Libano del 1982 va inserita nella politica Mediterranea, perseguita dall’Italia con una certa coerenza dopo la Seconda Guerra...

La guerra civile libanese

Quindici anni di guerra misero fine ad un tentativo di collaborazione e coesistenza nell'unico paese arabo con una identità non musulmana. Le conseguenze di quel periodo sono tutt'ora sulle spalle dei libanesi.

100 anni dalla “Pace” di Sevrés

Nelle pagine di gran parte dei quotidiani nazionali si torna a titolare “Mamma Li turchi”, come è possibile? Cento anni fa la fine...

La leggendaria rincorsa di Carlo Airoldi

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