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Archivi Mensili: Maggio 2020

Ricordi i miei sogni, il calcio, Sarajevo

Un racconto di quei giorni di febbraio del 1984, quando a Sarajevo si svolsero le Olimpiadi invernali. Quando la Jugoslavia fu al centro del mondo.
© Varese News

Siamo terra di nessuno e di tutti

In fondo all'Adriatico selvaggio / si apriva un porto alla tua infanzia .Era un piccolo porto, / era una porta...
Confine Trieste Jugoslavia

Calcio e identità: giocare sul confine

Nel pianto collettivo con cui, il 4 maggio del 1980, lo stadio di Poljud a Spalato accolse la notizia della morte del...
Popperfoto/Getty Image

Una legalità illegale

L’immagine di un fascismo incorruttibile restituitaci dalla propaganda sembra, in moltissimi casi, aver fatto presa anche sul presente. Cosa c'è di vero?

Nakba, una catastrofe tra passato e presente

Il 14 maggio del 1948, con un giorno d'anticipo sulla scadenza del mandato britannico, David Ben Gurion proclama la nascita dello Stato...

Miss Sarajevo

Is there a time for keeping your distance?A time to turn your eyes away? Nel 1992 non si...
Mario Cresci - Salandra, Matera. 1982

Chi paga il “Viaggio in Italia”?

La televisione, il cinema, le arti visive appaiono sempre più lontani dal voler conoscere o almeno...
© Sportske Novosti

La fine della Jugoslavia cominciò allo Stadio Maksimir

“Chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio” ha detto José Mourinho. Mai come in questa storia calcio e politica si fondono, fino ad essere una cosa sola nella Storia. Giovanni Orsenigo per #Olympia ci racconta la Battaglia del Maksimir. L’episodio che diede il via alle Guerre balcaniche.
© Sportske Novosti

La fine della Jugoslavia cominciò allo Stadio Maksimir

“Chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio” ha detto José Mourinho. Mai come in questa storia calcio e politica si fondono, fino ad essere una cosa sola nella Storia. Giovanni Orsenigo per #Olympia ci racconta la Battaglia del Maksimir. L’episodio che diede il via alle Guerre balcaniche.

Musica contagiosa

La quarantena ci ha fatto riscoprire l'ascolto. In questo periodo così assurdo, la musica è stato un collante che ha tenuto insieme le persone. Anche se divisi dai muri delle nostre abitazioni, non sono mancati gli incontri sui balconi per intonare un canto o per ascoltare un musicista suonare per il vicinato. Insieme abbiamo espresso la nostra volontà di musica, che altro non è se non voglia di libertà.

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