Undici mostre allestite in dieci luoghi storici della città, più una maestosa rassegna fotografica alla Fondazione MAST.

È tornata Foto/Industria, che per la sua quarta edizione propone il tema del costruire: un’azione fondamentale nella storia e nella natura dell’umanità, che viene scandagliata in tutte le sue declinazioni possibili. L’atto del costruire ha dato vita alla tecnosfera, termine coniato dal geologo Peter Haff che indica il complesso di strutture – dal peso stimato di trenta miliardi di tonnellate – che gli esseri umani hanno realizzato per garantirsi la sopravvivenza sulla Terra.

La direzione artistica dell’edizione 2019 è affidata a Francsco Zanot, che raccoglie il testimone lasciato dal curatore francese François Hébel.

LE MOSTRE

ANTHROPOCENE

© Edward Burtynsky, courtesy Admira Photography, Milan Nicholas Metivier Gallery, Toronto

Va in scena al MAST una profonda riflessione sui cambiamenti che l’uomo ha fissato indelebilmente sulla terra, preziosa testimonianza degli effetti collaterali sulla natura e sugli ecosistemi.
Il progetto si fonda sullo studio di un gruppo di scienziati – Anthropocene Working Group – che hanno analizzato il passaggio dall’epoca geologica dell’Olocene a quella attuale, determinata dall’avvento sul pianeta dell’essere umano.
Un racconto affidato alle immagini di Edward Burtynsky, Jennifer Baichwal e Nicholas De Pencier che lega a doppio filo arte e scienza, dimostrando come l’impatto dell’uomo abbia profondamente modificato gli equilibri del pianeta attraverso complessi processi di urbanizzazione, estrazione mineraria, agricoltura e industrializzazione di massa.

MAST
Via Speranza, 42 – Bologna

LUIGI GHIRRI: PROSPETTIVE INDUSTRIALI

© Eredi di Luigi Ghirri

La mostra dedicata a uno dei maggiori artisti italiano del secolo scorso esamina il rapporto tra Ghirri ed il mondo industriale che ha commissionato al fotografo di Scandiano molti dei suoi lavori più noti. Le immagini realizzate per Ferrari, Costa Crociere, Bulgari e Marazzi – molte delle quali inedite inedite – sono presentate insieme a materiali che ripercorrono il processo lavorativo di Ghirri, dagli album dei provini originali fino alle cartelle finali.

Palazzo Bentivoglio
Sotterranei
Via del Borgo San Pietro, 1 – Bologna

LISETTA CARMI: PORTO DI GENOVA

© Lisetta Carmi. Courtesy of Martini & Ronchetti, Genova

In mostra due progetti realizzati nel 1964. Il primo è una narrazione del porto di Genova, con un parallelismo tra le forme enormi e spaventose e la fatica dei lavoratori. Il secondo è una serie sull’Italsider genovese, dove è possibile ammirare uno slancio artistico sperimentale della Carmi.

Genus Bononiae – Musei nella Città
Oratorio di Santa Maria della Vita
Via Clavature, 8 – Bologna

ARMIN LINKE: PROSPECTING OCEAN

© Armin Linke 2018

Alla Biblioteca Universitaria è esposto un progetto sui temi della trasformazione del territorio e delle forze economico-politiche che la sostengono. Il lavoro di Linke, realizzato in collaborazione con scienziati, tecnici e legali, parla dello sfruttamento delle risorse marine e l’amministrazione dei fondali. Realizzate con veicoli sottomarini all’avanguardia, le fotografie mostrano ai nostri occhi elementi normalmente invisibili, come per esempio complessi macchinari e reti di tubazioni per estrarre e distribuire risorse preziose.

Biblioteca Universitaria di Bologna
Via Zamboni, 33/35 – Bologna

ANDRÉ KERTÉSZ: TIRES / VISCOSE

American Viscose Corporation, Marcus Hook, Pennsylvania, 1944 Donation André Kertész, Ministère de la Culture (France), Médiathèque de l’architecture et du patrimoine, diffusion RMN-GP

Celebre per le immagini che descrivono l’inesauribile energia della città e dei suoi abitanti, Kertész realizza un reportage in due diverse fabbriche americane per la rivista Fortune, dove racconta il rapporto tra uomo e macchina.
Rarissimi e inediti, questi reportage mettono in risalto alcuni dettagli, come un filo o una mano al lavoro, sotto forma di preziose nature morte.

Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
Casa Saraceni
Via Luigi Carlo Farini, 15 – Bologna

TUTTI GLI APPUNTAMENTI ESPOSITIVI

Courtesy of the artist Délio Jasse and Tiwani Contemporary

Al Museo Internazionale e Biblioteca della Musica Yosuke Bandai mette al centro del proprio lavoro una riflessione estetica e filosofica sul tema dei rifiuti, che trasforma in affascinanti e misteriose sculture. A Palazzo Zambeccari, David Claerbout racconta la storia architettonica e il possibile futuro dell’Olympiastadion di Berlino. Matthieu Gafsou, in scena alla Pinacoteca Nazionale, affronta il tema del Transumanesimo, movimento che ha l’obiettivo di migliorare le performance cognitive, psichiche e fisiche dell’uomo con l’utilizzo della scienza e della tecnologia. A Palazzo Paltroni l’angolano Délio Jasse presenta Arquivo Urbano, una serie dedicata alla sua capitale Luanda. Alla Sala degli Incamminati, viene presentato il lavoro di Albert Renger-Patzsch dedicato ai paesaggi industriali della Ruhr tra il 1927 e il 1935. Al MAMbo si trova Spectral City, il progetto video di Stephanie Syjuco presenta una riflessione sui limiti e le distorsioni della visione delle macchine, sullo spazio pubblico e sul continuo processo di costruzione e ricostruzione della città.